Salute e sicurezza sul lavoro nel contesto di una forza lavoro che invecchia
Un obbligo di legge
I datori di lavoro sono giuridicamente tenuti, ai sensi del D. lgs. 9 aprile 2008, n. 81. Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro, a garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori in ogni aspetto inerente al lavoro. Ciò implica una valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori e l’adattamento dell’attività lavorativa al singolo individuo.
I datori di lavoro sono parimenti tenuti, ai sensi del D. lgs. 9 luglio 2003, n. 216. “Attuazione della direttiva 2000/8/CE per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro”, a garantire ai lavoratori un trattamento equo, essendo vietata dalla legge 20 maggio 1970, n. 300 (Statuto dei Lavoratori) ogni discriminazione basata sull’età o sulla
Un lavoratore disabile è un lavoratore affetto da una disabilità fisica o mentale che può condizionare la prestazione lavorativa. La definizione di lavoratore disabile include le persone con malattie croniche, di lunga durata o progressive. (Fonte)
..Ad ogni modo, per poter assicurare concretamente la piena uguaglianza, il principio di uguale trattamento non impedisce ai datori di lavoro di adottare specifiche misure atte a prevenire o compensare gli svantaggi derivanti dall’età o dalla
Un lavoratore disabile è un lavoratore affetto da una disabilità fisica o mentale che può condizionare la prestazione lavorativa. La definizione di lavoratore disabile include le persone con malattie croniche, di lunga durata o progressive. (Fonte)
. Queste comprendono misure a tutela della salute e della sicurezza sul lavoro o mirate a promuovere l’integrazione nell’ambiente di lavoro delle persone più anziane o dei disabili.Considerare l’età e la diversità nella valutazione dei rischi
La valutazione dei rischi è la pietra angolare di un’efficiente gestione della salute e sicurezza. Nell’effettuare la valutazione dei rischi, ai sensi del D. lgs. 9 aprile 2008, n. 81. Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro, è importante prendere in considerazione la diversità della forza lavoro e fare particolare attenzione ai lavoratori che potrebbero essere particolarmente vulnerabili: i più giovani, i più anziani, i disabili e le donne.
L’età è un aspetto della diversità e nella valutazione dei rischi è necessario tener conto di specifici fattori collegati a questo aspetto. Nel caso dei lavoratori più giovani i rischi includono la mancanza di esperienza, mentre i rischi per i lavoratori anziani sono connessi ai potenziali mutamenti nelle capacità funzionali.
Lo stato di salute e le condizioni fisiche variano enormemente da un individuo a un altro e queste differenze aumentano con l’età, quindi non si possono fare supposizioni unicamente basate sull’età.
Ulteriori informazioni su una valutazione dei rischi che sia attenta all’età sono disponibili di seguito.
I punti chiave che dovrebbero essere presi in considerazione con riferimento alla valutazione dei rischi sono:
- effettuare e rivedere regolarmente la valutazione dei rischi;
- considerare le mansioni proprie di particolari lavori;
- le misure correttive dovrebbero fondarsi sulle capacità e sui rischi concreti piuttosto che sulla sola età;
- effettuare regolarmente visite mediche di controllo per individuare i problemi.
Tra i tanti, i seguenti rischi richiedono particolare attenzione nel caso dei lavoratori più anziani:
- i rischi ergonomici, come i movimenti ripetitivi, le attività manuali, le posture scorrette, quelle disagevoli e quelle statiche;
- il lavoro a turni;
- gli ambienti freddi, caldi o rumorosi, le vibrazioni;
- i lavori in quota.
Questioni da prendere in considerazione in caso di lavoratrici più anziane sono:
- menopausa (con sintomi come l’affaticamento, disturbi del sonno, vampate di calore);
- impegni di cura (che possono riguardare sia i lavoratori maschi che le femmine, anche se tendono a ricadere il più delle volte sulle donne. Gli impegni di cura dei lavoratori aumentano con l’età, ma sono più comuni tra coloro di età compresa tra i 50 e i 64 anni).
I
I rischi psicosociali sono i potenziali effetti negativi, in termini psicologici, fisici e sociali, derivanti da aspetti inadeguati dell’attività lavorativa a livello organizzativo, strutturale e gestionale, nonché dal contesto sociale e ambientale inappropriato. Aspetti quali lo stress lavoro correlato, la violenza e le molestie sui luoghi di lavoro sono associati ai rischi psicosociali. (Fonte)
(per maggiori informazioni clicca qui):- competenze obsolete, mancanza di formazione;
- discriminazione in base all’età;
- scarsa conciliazione vita-lavoro, per esempio a causa degli impegni di cura.
Durante la valutazione dei rischi è importante:
- coinvolgere i rappresentanti dei lavoratori e i lavoratori stessi, compresi quelli più anziani, al fine di garantire che i loro bisogni e osservazioni siano presi in considerazione;
- assicurarsi che i lavoratori a tempo pieno, quelli part-time e quelli con orari di lavoro flessibili siano inclusi nella valutazione;
- valutare le mansioni per come vengono concretamente svolte (non limitarsi a considerare le loro denominazioni), per avere una percezione più accurata dei comportamenti reali e dei carichi fisici e mentali del lavoratore;
- prevedere misure di riduzione del rischio che riguardino tutti i lavoratori, compresi quelli più anziani.
Oltre alla
La valutazione del rischio è uno dei passaggi del processo di gestione dei rischi relativi alla salute e alla sicurezza sul lavoro che permette di identificare i rischi e i pericoli potenziali a cui i lavoratori possono essere esposti e di decidere in merito alla necessità di implementare misure protettive e di prevenzione. Si tratta di un processo dinamico che permette alle organizzazioni di mettere in pratica una politica proattiva per la gestione dei rischi professionali. (Fonte)
, la sorveglianza sanitaria può fornire informazioni preziose, in quanto può far emergere criticità nelle misure di controllo sul luogo di lavoro e può aiutare a individuare i fattori di rischio in maniera tempestiva.Adattare il luogo di lavoro
Alla luce della valutazione dei rischi, i datori di lavoro potrebbero aver bisogno di effettuare delle modifiche al fine di venire incontro alle mutevoli capacità e allo stato di salute dei lavoratori (D. lgs. 9 aprile 2008, n. 81. Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro). Le misure adottate dovrebbero considerare i rischi concreti e la capacità dei lavoratori anziché la loro età.
Esempi di adattamenti all’interno del luogo di lavoro sono:
- adattare le attrezzature esistenti o fornirne di nuove al fine di eliminare o ridurre i processi manuali, i movimenti ripetitivi, gli sforzi e le posizioni scorrette;
- fornire postazioni di lavoro regolabili affinché si adattino a tutti coloro che vi operano e a tutte le età di questi;
- disporre la turnazione nell’assegnazione dei compiti;
- automatizzare i compiti routinari o ripetitivi;
- differenziare l’organizzazione dei turni;
- regolare l’illuminazione.
Le misure di adattamento del luogo di lavoro dovrebbero essere processi dinamici e continui, basati sulle valutazioni dei rischi effettuate durante tutta la vita lavorativa di un soggetto. Una buona progettazione del luogo di lavoro e della organizzazione del lavoro vanno a beneficio dei lavoratori di ogni età.
Qui (sezione seguente) è possibile accedere a maggiori informazioni in merito ai cambiamenti nelle capacità funzionali dovuti all’età, ai loro possibili effetti per il lavoro e come a tutto questo si possa dare risposta attraverso la gestione della salute e della sicurezza sul lavoro.
Un approccio olistico alla salute e alla sicurezza sul lavoro e il concetto di capacità lavorativa
Gestire la salute e la sicurezza sul lavoro nel contesto dell’invecchiamento della forza lavoro richiede un approccio olistico, che tenga in considerazione diversi fattori che incidono sulla capacità lavorativa di un soggetto. Il concetto di capacità lavorativa è rappresentativo di tale approccio. Scopri di più a proposito del concetto di capacità lavorativa qui (sezione seguente).