Perché l’invecchiamento della forza lavoro è rilevante per i datori di lavoro?

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1: Invecchiamento e lavoro

Perché l’invecchiamento della forza lavoro è rilevante per i datori di lavoro?

Invecchiamento della popolazione in Europa

Negli ultimi decenni, la popolazione dell’UE è stata interessata da un processo di invecchiamento: questo trend è destinato a continuare ed incrementare. I seguenti grafici mostrano che l’età media si è innalzata significativamente negli ultimi decenni e in prospettiva continuerà a crescere ulteriormente.

L'età media: media UE tra il 1960 e il 2060

L’invecchiamento della popolazione va di pari passo con l’invecchiamento della forza lavoro. Oggi sono sempre meno i giovani che entrano nel mercato del lavoro, mentre è in aumento la percentuale di lavoratori anziani (tra i 55 e i 64 anni di età) all’interno della forza lavoro.

Sul caso italiano si veda: Consigli di Ministri, Programma Nazionale di lavoro. Per un invecchiamento attivo, vitale e dignitoso in una soceità solidale, 2012.

Composizione per età della popolazione attiva (1990-2060)

Sfide decisive

I cambiamenti demografici descritti poc’anzi pongono una serie di sfide decisive per le organizzazioni, quali:

  • Attrarre giovani lavoratori da un mercato del lavoro in contrazione;
  • Mantenere a lavoro il numero crescente di lavoratori anziani con esperienza;
  • Adattare i luoghi di lavoro al fine di assicurare la produttività;
  • Mantenere e accrescere la base di conoscenze generali e competenze.

Benefici di una forza lavoro caratterizzata da una età diversificata

Oltre alle sfide di cui sopra, una forza lavoro con lavoratori di diverse età può anche essere di beneficio all’ambiente di lavoro, in quanto:

  • Una forza lavoro con una età diversificata aiuta le organizzazioni ad adattarsi alle richieste di una altrettanto diversificata platea di consumatori aventi necessità diverse; 
  • Lavoratori di età e genere differenti portano con sé prospettive e competenze diverse;
  • La diversità promuove la creatività e l’innovazione, facilita la risoluzione dei problemi e fornisce migliori opportunità di condivisione intergenerazionale del sapere; 
  • Le organizzazioni con una forza lavoro di diverse età sono in grado di rispondere meglio alle condizioni soggette a un rapido cambiamento, laddove massimizzano il potenziale delle proprie risorse umane;
  • Una forza lavoro con una età differenziata migliora l’efficienza organizzativa generale, garantendo una migliore abilità a confrontarsi con ruoli e compiti in continuo cambiamento.

Gestire persone di generazioni diverse sul luogo di lavoro

Ora più che mai gli ambienti di lavoro comprendono lavoratori di generazioni diverse con proprie esperienze, prospettive, valori e idee e aventi differenti bisogni e aspettative. Secondo alcuni ricercatori delle scienze comportamentali, gruppi di persone con una determinata età sviluppano alcune caratteristiche comuni basate sulle esperienze condivise.

Essere consapevoli delle differenze tra generazioni e comprendere meglio l’invecchiamento e i mutamenti che questo implica aiuterà i dirigenti a fare miglior uso dei punti di forza e del potenziale di ogni generazione. Inoltre è parimenti importante che i dirigenti mostrino rispetto, riconoscimento e apprezzamento nei confronti di tutti i gruppi di età diverse.

Al fine di promuovere gli effetti positivi di una forza lavoro di età differenti, ogni organizzazione deve farsi portatrice di un approccio propositivo rispetto alla

La “gestione dell’età” fa riferimento alle varie modalità attraverso cui le risorse umane all’interno dell’organizzazione vengono gestite, con una esplicita attenzione all’invecchiamento. Più in generale, l’espressione indica la gestione della forza lavoro in fase di invecchiamento attraverso politiche pubbliche o la contrattazione collettiva (fonte).

I principi fondamentali alla base della “gestione dell’età” includono:

  • L’attenzione verso la prevenzione piuttosto che la risoluzione delle criticità una volta emerse;
  • L’attenzione verso l’intera vita lavorativa e verso tutti i lavoratori di ogni età, non soltanto i lavoratori più anziani; 
  • Il ricorso a un approccio olistico che tenga conto di tutte le dimensioni che contribuiscono ad una gestione efficace dell’età

(Fonte)

, il quale potrebbe anche rendere necessario un cambiamento nelle strategie in termini di risorse umane. Le organizzazioni che non danno importanza all’impatto di una forza lavoro sempre più anziana e al bisogno di rispondere alle relative sfide rischiano di condizionare negativamente le proprie produttività e competitività.

Continua a leggere circa la gestione di ambienti di lavoro con persone di diverse età (sezione 2)

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