Sapevi che…?

Per ogni anno ulteriore di istruzione, il rischio di demenza diminuisce del 11%.

Pablo Casals, noto come il più grande violoncellista del mondo, si è esercitato con questo strumento per 4/5 ore al giorno fino all’età di 90 anni. Alla domanda del perché alla sua età si esercitasse in modo così assiduo, lui ha risposto “Perché sento che sto migliorando”.

All’età di 71 anni, Katsusuke Yanagisawa, un insegnante giapponese in pensione, è diventato il più anziano a scalare il Monte Everest.

Il medico più anziano del mondo ha terminato la sua carriera a 100 anni. Kauromal M. Chandiramani (nato in India il 9 maggio del 1899) ha svolto la professione medica a Bombay per 75 anni.

All’età di 52 anni e nonostante i problemi legati al diabete e all’artrite, Ray Kroc decise di fondare la catena di ristorazione del McDonald’s. Kroc ha continuato a seguire l’azienda fino al 1984, anno in cui è morto all’età di 82 anni.

Il famoso poeta e scrittore Goethe ha lavorato per tutta la sua vita, terminando il libro Faust a 82 anni, età in cui è morto.

La persona più anziana del mondo a ricevere un dottorato di ricerca è stata una donna tedesca di 102 anni.

A 104 anni, Stanislaw Kowalski è l’atleta più anziano ad aver partecipato a una corsa sui 100 metri. Nel 2014 durante una gara in Polonia, ha terminato i 100 metri in 32,79 secondi.

All’età di 75 anni, Barbara Hillary, sopravvissuta al cancro, è diventata una delle persone più anziane nonché la prima donna di colore a raggiungere Il Polo Nord.

Norman Lloyd è un attore cinematografico di Hollywood di 100 anni e il suo film più recente è stato prodotto nel 2015. Ha lavorato nel mondo dello spettacolo per più di 80 anni.

Rimanere seduti per 5 e più ore al giorno può danneggiare la salute tanto quanto fumare un pacchetto di sigarette al giorno.

Ogni due minuti due persone nel mondo festeggiano il loro 60esimo compleanno.

La Svizzera è prima nel Global AgeWatch Index, che misura il benessere sociale ed economico degli anziani, seguita da Norvegia, Svezia, Germania e Canada.

All’età di 89 anni, Arthur Rubinstein ha portato in scena uno dei suoi più grandi recital al Carnegie Hall.

A Lisbona (Portogallo), si organizzano laboratori di graffiti per gli anziani che hanno compiuto o hanno una età superiore ai 65 anni.

Il maratoneta più anziano si chiama Fauja Singh e ha partecipato alla sua ultima maratona all’età di 101 anni. La maratoneta più anziana ha 92 anni a ha terminato la sua ultima gara nel giugno del 2015.

Esiste una maggiore probabilità che i lavoratori giovani siano vittime di incidenti sul lavoro, ma i colleghi più anziani possono subire infortuni più gravi e incidenti mortali.

Attualmente, il rapporto tra il numero di persone in età lavorativa e coloro con una età superiore ai 65 anni in Europa è di 4 a 1. Entro il 2060, suddetto rapporto sarà di 2 a 1.

Rispetto al 5,1% del 2014, nel 2080 la percentuale di popolazione in Europa con una età di 80 anni e più sarà pari al 12,3%.

In Italia vive il più alto numero di persone con una età superiore ai 65 anni in Europa (21,4%), seguita dalla Germania (20,8%), e Grecia (20,5%). In Svizzera nel 2015 il 18% della popolazione aveva più di 65 anni, mentre, l’Italia è altresì il Paese tra quelli europei in cui si invecchia più velocemente.

All’età di 88 anni, Michelangelo realizzò il progetto architettonico della Chiesa di Santa Maria degli Angeli a Roma.

Il numero di persone nel mondo con una età uguale o superiore a 65 anni nel 2000 era di 605 milioni, cifra che dovrebbe salire a 2 miliardi entro il 2050 (ovvero la somma degli abitanti di Cina, Stati Uniti, Russia e Giappone).

In Europa, l’aspettativa di vita alla nascita più alta si registra in Spagna (83,2 anni), Italia (82,9 anni) e Cipro (82,5 anni). A Malta le persone hanno una significativa probabilità di trascorrere la maggior parte della propria vita in buona salute (72,7 anni per le donne e 71,6 anni per gli uomini). In Svizzera la speranza di vita alla nascita è di 82,7 anni.

Entro il 2060, la fascia di popolazione con il tasso di crescita più elevato in Europa sarà quello costituito dagli ultraottantenni.

Sebbene alcuni dei cambiamenti nella salute delle persone anziane siano una conseguenza del patrimonio genetico, essi sono per lo più dovuti ai contesti fisici e sociali, nonché all’influenza che suddetti contesti esercitano sulle loro opportunità e i comportamenti relativi alla salute (es. dieta, attività fisica, consumo di alcool e sigarette).

L’invecchiamento biologico è solo vagamente associato all’ . Alcuni ottantenni hanno abilità fisiche e mentali simili a quelle di molti ventenni.

È probabile che le competenze cognitive, come ad esempio l’intelligenza, la cultura generale e le abilità linguistiche e il problem-solving migliorino fino al raggiungimento dei 60 anni.

Più del 60% dei soggetti con una età superiore a 50 anni afferma di sentirsi più in forma che mai.

Quasi un lavoratore su 5 con un’età superiore ai 50 anni non crede che riuscirebbe a svolgere la stessa attività lavorativa una volta raggiunti i 60 anni di età.

In Europa, gli aspetti più difficili da gestire per i lavoratori con una età superiore ai 55 anni comprendono l’esclusione dai percorsi di formazione, la presenza di luoghi comuni negativi tra i colleghi più giovani e l’impossibilità di accedere a opportunità relative a forme di pensionamento graduale.

Nei prossimi 50 anni in Europa è prevista una riduzione del numero di soggetti in età da lavoro di quasi 42 milioni (cifra grosso modo equivalente all’intera popolazione della Spagna).

Nel 2014, il tasso di occupazione più elevato in Europa tra i lavoratori di età compresa tra i 55 e i 64 anni è stato registrato in Svezia (74%), Germania (65,5%) e Estonia (64,0%), mentre in Svizzera era del 70,5%.