Perché l’invecchiamento è rilevante per la salute e sicurezza sul lavoro?

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1: Invecchiamento e lavoro

Perché l’invecchiamento è rilevante per la salute e sicurezza sul lavoro?

Invecchiamento della popolazione in Europa

Negli ultimi decenni, la popolazione dell’UE è stata interessata da un processo di invecchiamento: questo trend è destinato a continuare ed incrementare. I seguenti grafici mostrano che l’età media si è innalzata significativamente negli ultimi decenni e in prospettiva continuerà a crescere ulteriormente.

L'età media: media UE tra il 1960 e il 2060

L’invecchiamento della popolazione va di pari passo con l’invecchiamento della forza lavoro. Oggi sono sempre meno i giovani che entrano nel mercato del lavoro, mentre è in aumento la percentuale di lavoratori anziani (tra i 55 e i 64 anni di età) all’interno della forza lavoro

Sul caso italiano si veda: Consigli di Ministri, Programma Nazionale di lavoro. Per un invecchiamento attivo, vitale e dignitoso in una soceità solidale, 2012. Con riferimento al quadro europeo, si veda invece Promuovere l’invecchiamento attivo sul luogo di lavoro.

Composizione per età della popolazione attiva (1990-2060)

Nuove sfide per la salute e la sicurezza sul lavoro

L’invecchiamento della forza lavoro genera nuove sfide per la salute e la sicurezza sul lavoro:

  • Le persone dovranno lavorare più a lungo, il che potrebbe significare una più lunga esposizione ai rischi presenti sul luogo di lavoro. Questo è un fattore di rischio per molti problemi di salute lavoro-correlati (per esempio disturbi muscoloscheletrici).
  • Siccome le persone dovranno lavorare più a lungo, i problemi di salute di natura cronica (come le malattie cardiovascolari, l’ipertensione, i problemi respiratori cronici e il diabete) saranno più comuni presso la forza lavoro. Continua a leggere.

L’invecchiamento della forza lavoro e il mondo del lavoro che cambia

La tecnologia e la globalizzazione hanno notevolmente cambiato il modo di lavorare e le tipologie di rischio che si presenti sul posto di lavoro. Il numero di persone che svolgono un Il lavoro sedentario indica attività lavorative caratterizzate da movimenti minimi e un basso dispendio di energie. Questa modalità di lavoro spesso richiede di rimanere seduti per lunghi periodi. è in aumento: stare seduti a lungo e l’inattività aumentano i rischi legati a molti problemi di salute, come

I disturbi muscoloscheletrici (DMS) sono disturbi che riguardano i muscoli, i tendini, i legamenti, la cartilagine, il sistema vascolare, i nervi o altri tessuti molli e articolazioni del sistema muscoloscheletrico. 

I disturbi muscoloscheletrici di natura professionale sono collegati ad attività lavorative ripetitive e usuranti. Questi disturbi vanno da disagi, dolori e fastidi lievi a condizioni cliniche più gravi che possono causare forme di disabilità permanenti. 

(Fonte)

, malattie cardiovascolari e alcuni tipi di cancro. Inoltre, i

I rischi psicosociali sono i potenziali effetti negativi, in termini psicologici, fisici e sociali, derivanti da aspetti inadeguati dell’attività lavorativa a livello organizzativo, strutturale e gestionale, nonché dal contesto sociale e ambientale inappropriato. Aspetti quali lo stress lavoro correlato, la violenza e le molestie sui luoghi di lavoro sono associati ai rischi psicosociali. (Fonte)

sono più frequenti. Questi cambiamenti, uniti all'invecchiamento della forza lavoro, creano ulteriori sfide per la sicurezza e la salute sul lavoro.

Gestione della salute e della sicurezza sul lavoro

Una buona gestione della salute e sicurezza sul lavoro per tutta la vita lavorativa, compresa, da un lato, la prevenzione dei rischi, e, dall’altro, gli adeguamenti del posto di lavoro volti ad adattarlo ai cambiamenti delle capacità funzionali, è fondamentale per affrontare le sfide di cui sopra. Sono necessarie informazioni chiare sull’invecchiamento e sul suo impatto sul lavoro per una efficace gestione della salute e della sicurezza nel contesto di una forza lavoro che sta invecchiando.

Gestire lavoratori di generazioni diverse sul luogo di lavoro

Ora più che mai, le organizzazioni ricomprendono al loro interno lavoratori di diverse generazioni e con diverse esigenze, aspettative e culture, trovandosi quindi ad affrontare specifiche sfide connesse a una forza lavoro sempre più anziana.

L'invecchiamento della forza lavoro e le relative sfide implicano un nuovo approccio alla gestione dell'età nei luoghi di lavoro. Le organizzazioni che ignorano l'impatto dell’invecchiamento della forza lavoro e la necessità di affrontarne le sfide potrebbero mettere a rischio la propria produttività e competitività.

La gestione dell'età si riferisce alla gestione delle risorse umane con particolare riferimento alle esigenze di una forza lavoro che invecchia. La gestione dell'età è olistica, intergenerazionale e riguarda l’intero arco della vita. Salute e sicurezza sul lavoro costituiscono parte integrante della gestione dell'età: si tratta di due dimensioni fondamentali che sono strettamente legate ad altri elementi della

La “gestione dell’età” fa riferimento alle varie modalità attraverso cui le risorse umane all’interno dell’organizzazione vengono gestite, con una esplicita attenzione all’invecchiamento. Più in generale, l’espressione indica la gestione della forza lavoro in fase di invecchiamento attraverso politiche pubbliche o la contrattazione collettiva (fonte).

I principi fondamentali alla base della “gestione dell’età” includono:

  • L’attenzione verso la prevenzione piuttosto che la risoluzione delle criticità una volta emerse;
  • L’attenzione verso l’intera vita lavorativa e verso tutti i lavoratori di ogni età, non soltanto i lavoratori più anziani; 
  • Il ricorso a un approccio olistico che tenga conto di tutte le dimensioni che contribuiscono ad una gestione efficace dell’età

(Fonte)

(continua a leggere nella sezione 2).

Che cosa dobbiamo sapere a proposito dell’invecchiamento? (Sezione seguente)